FONTE
Decoder illegali collegati a Internet
Con «Birikino» vedevano in chiaro Sky
Tre persone denunciate: sequestrati circa 1000 ricevitori di fabbricazione asiatica che «craccavano» i codici
MODENA - Il decoder, importato dall'Asia e venduto via Internet, permetteva di vedere in chiaro abusivamente tutti i canali criptati di Sky e Mct. Un modo di aggirare quindi la regolare registrazione con abbonamento per accedere ai canali criptati. E il nome del decoder, «Birikino», era di per sè tutto un programma. Nonostante questo, ne erano stati venduti diversi pezzi prima che la Guardia di Finanza di Modena, con una operazione conclusa oggi, smantellasse l'organizzazione.
COME FUNZIONAVA - Il decoder consentiva di ricevere illecitamente in chiaro tutti i canali criptati Sky e MCT utilizzando una connessione a internet: tre italiani sono stati denunciati e sono stati sequestrati 1000 decoder. Il sistema della frode via Internet sfruttava il meccanismo del «code sharing»: utilizzando un congruo numero di smart card originali dei due circuiti televisivi, canalizzava i codici per l'accesso in un apposito server (ubicato in Lombardia) da cui il segnale criptato veniva poi comunicato agli utenti che avevano gli apparecchi riceventi. Il decoder Birikino doveva però essere configurato attraverso l'installazione del software, scaricabile da un sito web (che riportava anche una guida esplicativa), sempre connesso con linea adsl al server per consentire al sistema di funzionare. Il software forniva continuamente i codici di accesso consentendo così la visione in chiaro, ma abusiva, dei canali satelitari. L'indagine, coordinata dalla Procura di Modena, si è avvalsa anche della collaborazione del personale di Sky e prosegue con il supporto del nucleo speciale frodi telematiche della Gdf per individuare gli utilizzatori finali dei decoder già commercializzati. Secondo la legge che tutela il diritto d'autore, infatti, se i componenti dell'organizzazione rischiano una pena fino a tre anni, gli utilizzatori, oltre all'ovvia confisca dello strumento illegale, rischiamo una multa di 1.032 euro. «Questa operazione, condotta con grande abilità e professionalità dagli uomini della Guardia di Finanza - commenta Sky in una nota - evidenzia quanto siano facilmente utilizzabili per fini illegali i decoder collegabili alla rete internet e quanto sia consistente il danno che un fenomeno come il card sharing può arrecare a tutta l'industria culturale e audiovisiva del nostro paese. Un danno che può essere evitato solo con un'attenta attività preventiva di contrasto e con l'utilizzo di sistemi capaci di garantire un'adeguata sicurezza»